Attraverso un’intervista rilasciata alla redazione americana di Cnet, il famoso produttore discografico Jimmy Iovine ha espresso i propri pensieri circa questi nuovi servizi di streaming che hanno rivoluzionato l’industria discografica. A differenza di molti, egli non condanna la scelta di Spotify di avere un servizio di streaming gratuito ma supportato da pubblicità ma condanna Apple Music perchè non lo ha.
Facendo infatti due conti, Spotify ha ottenuto circa 75 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui circa 55 milioni non abbonati (sfruttano il servizio free con le pubblicità). Quest’enorme massa di utenza va sia a beneficio del servizio di streaming e sia a beneficio dei cantanti e delle band, visto che ottengono una visibilità molto più ampia rispetto ai servizi che richiedono un abbonamento.
Ricordiamo che Apple Music, all’ultimo a rilevazione effettuata, poteva contare su 11 milioni di utenti ma senza dubbio, nel momento in cui scadranno i tre mesi di prova gratuita (1° Ottobre), saranno molti di meno. Certo, il tutto si traduce in un equilibrio economico per le case discografiche e per Apple Music: sfruttare un più grande bacino di utenti ma guadagnare di meno su cadauno oppure ridurre il numero e guadagnare di più ogni utente? In questo caso crediamo che la scelta di Spotify sia quella esatta.