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Jimmy Iovine e Larry Jackson, due dei membri che fanno parte del team che si occupa dello sviluppo e delle partnership di Apple Music, hanno di recente rilasciato un’intervista al New York Times circa il futuro di Apple Music.
In tale intervista abbiamo scoperto molte interessanti cose:
Non abbiamo alcun interesse ad essere un’etichetta discografica. Tuttavia, noi abbiamo interesse a rendere la nostra piattaforma la migliore possibile per comunicare con il pubblico.
Cosa più importante ancora però, Apple Music punterà in futuro sempre di più verso le collaborazioni esclusive con alcuni artisti della musica, così da offrire ai propri clienti un repertorio quanto più variegato (ed esclusivo) possibile:
Abbiamo reale comprensione di ciò che questi artisti stanno cercando di realizzare sia esteticamente e commercialmente. Ci stiamo davvero arrivando a fondere con queste culture – tecnologia e arti. E stiamo cercando di dimostrare che siamo il posto migliore per un artista al fine di soddisfare le loro intenzioni.
Ricordiamo però che la concorrenza portata da Spotify è ancora un macigno molto grande da sopportare per Apple Music. Di fatto, i 95 milioni di utenti (di cui 55 milioni che usufruiscono del servizio gratuito) di Spotify non permettono ancora ad Apple Music e ad i suoi 20 milioni di utenti di avere una posizione di dominio, nonostante le esclusive.
