Incredibile quello che è successo nel corso degli ultimi giorni. Attraverso l’accettazione di un accordo, Apple, Google e Intel dovranno pagare 415 milioni di multa per un accordo che avevano preso nel 2005 su alcuni dipendenti. Tale accordo prevedeva che un dipendente di un’azienda di queste sei(al tempo erano incluse anche Pixar, Intuit e Lucas Film) non potesse passare ad un’altra. In sostanza, questo patto prevedeva di non rubarsi i collaboratori.
Ma ricostruiamo tutta la vicenda con ordine. Dopo che fu stipulato questo patto, circa 60 mila dipendenti sottoscrissero una class action in tribunale, accusando le rispettive aziende di limitare la crescita professionale di ognuno di loro. Subito dopo questa class action, Lucas Film, Pixar e Intuit patteggiarono per 20 milioni di multa mentre le altre proseguirono imperterrite.
La causa si è trascinata in tribunale e, l’anno scorso, queste tre aziende hanno offerto di patteggiare per 324,5 milioni di dollari. Tuttavia, il giudice Lucy Koh ha ritenuto questa cifra troppo bassa. Il passo successivo ed a questo punto decisivo è stato fatto nei giorni scorsi, quando Apple, Google e Intel si sono accordate per un risarcimento di 415 milioni di dollari (supponiamo da dividere in egual misura).
Giusto per curiosità, la class action iniziale prevedeva un rimborso di 3 miliardi di dollari, ritenuti estremamente fuori luogo però dai vari giudici.