Continuano gli acquisti in casa Apple. La società californiana ha acquistato la piccola startup SnappyLabs, il cui unico sviluppatore, nonché fondatore, è la mente dietro all’applicazione SnappyCam. Il software messo a punto da John Papandriopoulos, che è stato recentemente rimosso da App Store, consentirebbe di effettuare con la fotocamera dell’iPhone anche 20-30 foto a piena risoluzione in un solo secondo.
Come spesso accade in questi casi, non sono ancora stati dichiarati ufficialmente i termini della transazione, ma pare che Apple non fosse la sola interessata a rilevare SnappyLabs. Perché il motivo di tanto interesse? Tutto sarebbe dovuto alla compressione delle immagini messa a punto dallo sviluppatore Papandriopoulos ed introdotta in SnappyCam con il suo più recente aggiornamento.
A luglio, l’app in questione ha ricevuto un update che le consentiva, tramite la sua tecnologia di compressione dei file jpg, di ottenere in Burst mode scatti con un framerate moto più alto di quello che si ottiene con tante altre applicazioni o lo stesso iOS7.
A fronte di ciò sarebbe nato l’interesse di Apple per SnappyCam e la sua tecnologia, cosa che potrebbe concretizzarsi in un netto miglioramento della velocità e della qualità degli scatti che potremo ottenere con le prossime versioni di iOS. Quindi ben presto potremmo vedere una modalità raffica particolarmente migliorata, integrata nel software della fotocamera del prossimo iPhone della compagnia di Cupertino.