Allarme disoccupazione, l’intelligenza artificiale ruba milioni di posti di lavoro | Anche tu in mezzo alla strada per colpa del computer

L'intelligenza artificiale mette a rischio il mondo del lavoro - agemobile.com (Foto pexels)
L’intelligenza artificiale può sostituire l’uomo in ogni settore lavorativo? Questo esperimento dimostra come l’occupazione sia a rischio.
L’evoluzione della tecnologia ha portato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale che, grazie agli algoritmi, immagazzina dati così come fa il cervello umano e li usa per riconoscere modelli o prendere decisioni.
Negli ultimi periodi, l’IA sta prendendo sempre più piede in ogni ambito lavorativo, tanto da spingere a pensare che in un futuro non troppo lontano potrebbe completamente sostituire l’uomo.
Questo concetto ha creato forti dibattiti, c’è chi pensa che l’occupazione diminuirà proprio a causa dell’intelligenza artificiale e chi, invece, ritiene che questa non possa in alcun modo competere con l’essere umano, la sua creatività e il suo lato emotivo.
Eppure, un esperimento ha dimostrato come l’IA possa perfettamente sostituirsi all’uomo senza mai creare alcun tipo di allarmismo o sospetto. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.
Intelligenza artificiale e disoccupazione: cosa dicono le statistiche
L’intelligenza artificiale ha la peculiarità di compiere azioni ed elaborare pensieri che sono distintivi dell’essere umano. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, gli effetti di questa tecnologia sull’occupazione potrebbero essere preoccupanti: circa il 40% dell’occupazione globale è esposta all’IA e ne potrebbe subire l’impatto, mentre la percentuale cresce al 60% nei Paesi più avanzati. Ciò che preoccupa maggiormente, inoltre, è il fatto che l’intelligenza artificiale possa sostituire anche i lavorati più qualificati in settori come l’università, le professionisti finanziarie, legali, amministrative e in ambito tecnologico e di sviluppo software.
L’esperimento condotto in Australia, dimostra proprio questo. Lo show radiofonico australiano Workdays è stato lasciato condurre dall’intelligenza artificiale: nessuno degli ascoltatori si è reso conto di avere a che fare con un computer e non con una reale voce femminile. Quest’ultima è stata presa da una delle responsabili amministrative della radio e utilizzata per la conduzione del programma radiofonico. Il risultato è stato che nessuno si è accorto delle differenze.
L’intelligenza artificiale invade il mondo del lavoro
L’esperimento condotto in Australia ha solo confermato ciò che era già stato provato da una rete radiofonica polacca, che aveva sostituito il conduttore con l’intelligenza artificiale. La trasmissione, però, è stata interrotta a causa di reazioni negative da parte degli ascoltatori.
Queste testimonianze, accompagnate da molte altre che dimostrano come l’IA possa entrare a far parte del mondo del lavoro accaparrandosi ruoli che prima erano affidati solo agli umani, fa crescere ancora di più la preoccupazione su cosa ne sarà dell’occupazione in futuro.