Nuove etichette per gli smartphone: da giugno saranno obbligatorie | Cosa indicano e perché sono importanti

Etichetta Smartphone - Agemobile.com

Etichetta Smartphone - Agemobile.com (Foto Pexels)

Dovete cambiare cellulare? Aspettare l’inizio di luglio può convenire e facilitare la scelta: arriva la svolta dall’Unione Europea.

L’estate si sta avvicinando a grandi passi e buona parte degli italiani ha già progettato le proprie vacanze, così come dei turisti pronti ad “invadere” il Belpaese come accade ogni anno.

Alberghi prenotati e anche biglietti di treno o aereo già acquistati, ma in vista dei meritati giorni di stacco sarà fondamentale considerare anche un’altra variabile. Quella “tecnologica”.

Già, perché nell’era in cui viviamo è impensabile fare viaggi lunghi senza avere la certezza di poter contare su un cellulare nel pieno della sua “forma”. L’inizio dell’estate è il momento ideale per pensare di cambiare telefono, ma mai come quest’anno scegliere di fare lo “switch” a luglio può essere la scelta giusta.

Dal 25 giugno tutti i dispositivi che saranno messi sul mercato dovranno infatti rispettare criteri di efficienza energetica molto precisi per volontà dell’Unione Europea e in particolare dell’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico, che ha reso obbligatorie disposizioni che fino ad oggi erano volontarie.

Arriva l’etichetta sugli smartphone: cosa cambia per produttori e utenti

La novità più importante riguarda l’introduzione dell’etichetta di efficienza energetica. Si tratta di un sistema di etichettatura già utilizzato per altri dispositivi elettronici come frigoriferi, lavatrici e televisori e che, per cellulari e tablet, dovrà dare informazioni fondamentali quali l’efficienza energetica, con una scala da A a G, durata e resistenza della batteria, alla polvere, all’acqua e alle cadute accidentali. Prevista anche l’indicazione di un codice univoco assegnato dal fornitore per facilitare l’identificazione del prodotto.

Il regolamento vieterà inoltre la vendita di dispositivi che non rispettino gli standard minimi accettabili. Ad esempio, non saranno accettati telefoni cellulari con meno di 800 cicli di carica garantiti, in cui la batteria conserva l’80% della sua capacità iniziale. I produttori dovranno poi garantire la disponibilità di pezzi di ricambio per almeno sette anni a tutti i laboratori che ne faranno richiesta e saranno tenuti a fornire aggiornamenti del sistema operativo per un periodo minimo di cinque anni dopo il lancio del prodotto.

Caricatore smartphone - Agemobile.com
Caricatore smartphone – Agemobile.com (Foto Pexels)

L’impatto sull’ambiente dei nuovi standard per gli smartphone

Tale provvedimento rientra in una più ampia strategia dell’UE volta a promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica nel mercato dei dispositivi tecnologici di largo consumo. In particolare, secondo la Commissione Europea, l’applicazione dei nuovi standard consentirà di risparmiare circa 14 terawattora di energia all’anno entro il 2030, l’equivalente di circa un terzo dell’energia che smartphone e tablet attualmente consumano in Europa.

Insomma, una svolta che va nell’interesse del consumatore, fornendo indicazioni di cui tenere conto prima dell’acquisto e atte a facilitare l’assistenza, ma da vedere anche nell’ottica del rispetto dell’ambiente. Ecco perché cambiare telefono da luglio, quando la norma sarà già in vigore, può rivelarsi un affare sotto tutti i punti di vista…