“Telefoni vietati nei luoghi pubblici”: entra in vigore la nuova legge | Se lo tiri fuori te lo ritirano e non lo rivedi mai più

Stop ai cellulari nei luoghi pubblici - agemobile.com (Foto pexels)

Stop ai cellulari nei luoghi pubblici - agemobile.com (Foto pexels)

L’utilizzo di uno smartphone potrebbe a breve costare molto caro: attenzione ad usarlo nei luoghi pubblici, c’è il rischio di sequestro.

I cellulari sono entrati a far parte della quotidianità di tutti: vengono usati per lavorare, coltivare le relazioni sociali, distrarsi durante il tempo libero.

Ovunque ci si trovi, il telefono può tornare utile per fare una ricerca veloce, spostarsi in una città per raggiungere un luogo che non si conosce, fare pagamenti online e al supermercato, etc.

Le funzionalità degli smartphone sono ormai infinite e, sebbene sia evidente che il loro sviluppo abbia reso più facile anche la quotidianità, è altrettanto dimostrato quanto un uso eccessivo possa minare la vita sociale e reale.

Ed è proprio in virtù di ciò che si è scatenato un dibattito che ha portato ad una legge: a breve il cellulare non potrà più essere utilizzato nei luoghi pubblici. Chi verrà beccato in flagrante, rischia grosso.

Cellulare: perché è considerato un pericolo

Il cellulare è diventato una sorta di prolungamento della mano. Inizialmente ad uso esclusivo degli adulti, oggi è uno degli strumenti più utilizzati anche dai giovani. Sin dall’adolescenza (o anche prima), si ha la possibilità di avere un cellulare proprio: si stima, infatti, che oltre il 70% dei ragazzi si connette ogni giorno a internet tramite smartphone, e una grande maggioranza lo usa quotidianamente. Per quanto la digitalizzazione coinvolga prepotentemente i più giovani, essa potrebbe comunque avere delle conseguenze negative sulla loro psiche e sulla vita sociale: alcuni manifestano segni di dipendenza, come difficoltà a separarsi dal telefono, aumento dell’ansia in sua assenza e utilizzo anche durante la notte, o problemi di salute mentale come ansia, depressione e insonnia, oltre a possibili effetti sulla vista e sull’udito.

Ed è proprio in considerazione degli effetti negativi dell’uso continuo dello smartphone sui più giovani, che il governo ha deciso di varare una legge volta a vietarlo almeno nei luoghi pubblici maggiormente frequentati dai ragazzi: le scuole. Lì, dove i più giovani sono chiamati ad apprendere le nozioni e le informazioni per la costruzione del loro futuro, lo smartphone rappresenta un elemento di disturbo di notevole importanza.

Scatta il divieto di uso dei cellulari - agemobile.com (Foto Pexels)
Scatta il divieto di uso dei cellulari – agemobile.com (Foto Pexels)

Cellulare vietato: la legge

In Italia, una circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha vietato l’uso del cellulare dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado (medie) anche per scopi didattici, tranne in casi specifici. Il suo utilizzo, invece, non è bandito nelle scuole superiori.

La scelta del governo finlandese, invece, è stata ben più drastica: dal prossimo anno scolastico (che inizierà ad agosto) verrà limitato in maniera importante l’uso di smartphone e altri dispositivi elettronici nelle scuole primarie e secondarie. L’obiettivo è migliorare l’attenzione e il rendimento scolastico degli studenti.