Automobilisti infuriati, l’Europa impone la nuova tassa annuale | Per una volta Salvini è d’accordo: dovremo pagare 80 euro in più ogni anno

La nuova tassa annuale (foto di Life Of Pix da pexels) - agemobile.com
Arriva la nuova tassa annuale a pesare sulle spalle degli automobilisti. Come se non ne avessimo abbastanza, ci mancava pure questa.
Per milioni di automobilisti italiani potrebbe arrivare un altro colpo al portafoglio. Una nuova spesa che si va ad aggiungere alla lunga lista di costi fissi legati all’auto.
Tra carburante, bollo, e tutte le altre voci che conosciamo bene, mantenere un veicolo è diventata una sfida economica continua. E ora pare che ci sarà un’altra “tassa annuale” pronta a colpire.
Quando pensi che ormai peggio di così non possa andare ecco un nuovo balzello pronto a complicare ulteriormente le cose.
Si parla di una novità che potrebbe toccare il portafoglio di milioni di italiani. Una cifra apparentemente piccola, attorno agli 80 euro all’anno, ma che, sommata al resto, fa storcere il naso. Molti parlano già di un’ingiustizia. Un costo in più che rischia di diventare insostenibile per chi ogni anno già combatte con aumenti e rincari. L’ennesima spesa, proprio quando pensavi che almeno per quest’anno eri a posto. Ma di cosa si tratta?
Automobilisti infuriati: la nuova tassa annuale
Ma di che si tratta davvero? È una nuova tassa? Una multa camuffata? La verità è che l’Unione Europea sta valutando di introdurre la revisione annuale per auto e furgoni che abbiano più di 10 o 15 anni di età. Attualmente in Italia, come sai, la revisione va fatta ogni due anni. Se la proposta dovesse passare, si dovrà farla ogni 12 mesi. E questo, in parole semplici, significa una spesa in più ogni anno, con un costo medio che oggi si aggira proprio sugli 80 euro.
L’obiettivo, dicono da Bruxelles, è quello di migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti causati da guasti tecnici, più frequenti proprio nei veicoli più vecchi. In effetti, anche se non sono la prima causa di sinistri, i guasti contribuiscono a rendere le strade meno sicure.
Chi dovrà pagarla
Attualmente, come fa sapere newsauto.it, Paesi come Spagna e Regno Unito già adottano questa regola. Ora tocca all’Italia decidere se allinearsi. La proposta deve ancora passare dal Parlamento Europeo e dai Governi nazionali, quindi nulla è certo, ma la strada sembra ormai tracciata.
Insomma, non è proprio una nuova tassa, ma il risultato è lo stesso: più costi per chi guida auto datate. Un piccolo impegno in più, dicono, per una maggiore sicurezza. Ma intanto, per molti automobilisti, l’unica certezza è che mantenere un’auto sta diventando ogni anno più caro.