Come ripetiamo spesso, il mercato dell’IoT e quello dei wearable rappresenteranno i settori più importanti per quanto riguarda l’economia informatica dei prossimi anni. Tuttavia lo sviluppo di questi mercati non dipende solamente dai prodotti in se ma anche dalle infrastrutture di rete. Considerando che a partire dal 2020 sono previsti oltre i 7 miliardi di dispositivi connessi ad internet, è chiaro che serve un’infrastruttura in grado di supportare tale richiesta di banda. Ed è qui che entra in gioco il 5G.
Di recente abbiamo avuto una dimostrazione pratica delle potenzialità del 5G da parte di Samsung e di Deutsche Telekom. Essi infatti hanno testato con successo la trasmissione di un filmato in 4K fra due smartphone posti a distanza. Il picco che ogni smartphone ha ricevuto è stato di circa 1,5 Gbps, ovvero circa 15 volte la velocità di trasferimento dati presente in linea teorica nelle case italiane coperte dalla fibra ottica.
Gli smartphone utilizzati da Samsung per il test sono ovviamente dei sample che equipaggiavano 16 antenne differenti in grado di inviare e ricevere segnali a 60 GHz. La cosa molto importante di questa tecnologia è la retro-compatibilità con i segnali 3G e 4G. Ciò vuol dire che sarà possibile implementarla pian piano senza intaccare l’esperienza d’uso dell’utente.
Ricordiamo che la connettività 5G è prevista dai maggiori operatori telefonici mondiali intorno al 2020, con qualche eccezione rappresenta ad esempio dagli operatori statunitensi che vogliono lanciarla già a partire dal 2018.