I progetti sperimentali avviati da Google abbracciano i settori più disparati della tecnologia e, nonostante alcuni sembrano avere un successo immediato, ve ne sono altri in cui bisogna faticare maggiormente al fine di portare a casa dei risultati. Un esempio perfettamente calzante di quest’esempio è il Google Project Soli. Per chi non lo sapesse, esso è un progetto nato dall’esigenza di tracciare in maniera più precisa i movimenti e gli oggetti intorno a noi. Si tratta essenzialmente di un piccolissimo chip sfruttato come radar e contenente due antenne radio RF da 60 Ghz in grado di registrare fino a 10 mila frame al secondo.
Il Google Project Soli è stato per un po’ abbandonato in cantina o meglio, non è stato nominato dalle relazioni pubbliche di Google. Nelle scorse ore però qualcosa si è mosso. Google infatti è alla ricerca di nuovi sviluppatori di terze parti che creino le proprie applicazioni sfruttando il Google Project Soli. A tal riguardo, ha messo a disposizione in maniera gratuita il “Soli Alpha Kit“, formato dal chip radar in se e dal codice di sviluppo SDK.
Se tuto andrà secondo i piani, la prima fase beta del Google Project Soli potrebbe essere annunciata già entro la fine dell’anno.