Il problema della memoria interna di uno smartphone è un qualcosa che ci portiamo dietro ormai da qualche anno. Con il migliorarsi dei settori fotografici e delle risoluzioni dei filmati, la quantità di memoria integrata all’interno degli smartphone attuali comincia a starci veramente stretta. Inoltre sono molti i produttori che si ostinano a non inserire un lettore di schede micro SD, per cui ci si deve affidare necessariamente a soluzioni esterne, come può essere il cloud.
Ma lo stesso cloud ha molti problemi, dato che necessita di una connessione dati molto veloce e soprattutto senza limitazioni mensili. La soluzione finale potrebbe arrivare dagli studenti della Rice University che, dopo una serie di studi e di test, sono riusciti a creare dei chip di memoria molto piccoli ed in grado di ospitare fino ad 1 TB di files.
Il progetto è in fase di sviluppo da ben 5 anni e, avendo mostrato dei primi esemplari già funzionanti, possiamo sperare che la produzione di massa possa presto partire, anche se questo andrebbe contro alla politica di marketing di molti produttori, visto che ogni upgrade di memoria, al momento dell’acquisto, lo fanno pagare veramente caro. Molto presto dunque potremmo avere smartphone da 1 TB.
Per quanto riguarda la compatibilità, è un bene che sia Android che iOS abbiano introdotto il supporto ai processori a 64 bit, i quali garantiscono una compatibilità a memorie di capienza superiore, per cui non ci sarebbero problemi nel realizzare smartphone da 1 TB. Ripetiamo che al momento non vi è nulla di concreto ma si è solo ad una fase di sviluppo avanzato in un’università e che i primi chip del genere, se mai arriveranno sul mercato, li potremo vedere solo tra qualche anno.