Sembra che non ci sia fine allo sfruttamento delle persone, nemmeno nelle grandi catene molto note, che dovrebbero dare l’esempio alle altre, Samsung si è distinta in questi giorni per un inchiesta sullo sfruttamento del personale in Brasile.
Ormai sono notizie di tutti i giorni, lo sfruttamento delle persone è sempre la parte peggiore dei nostri prodotti, che noi paghiamo tanto cari ma che alla fine questo valore non hanno poichè le aziende pur di spendere il minimo indispensabile costringono personale a lavorare svariate ore in un giorno e sottopagate. Oggi vi parliamo di Samsung, che a quanto pare è sotto inchiesta in Brasile per le condizioni di lavoro. Infatti a Manaus è stata denunciata l’azienda dal Ministero del Lavoro Brasiliano, più di 5.600 dipendenti erano costretti al lavorare dalle 10 alle 15 ore al giorno per mantenere il proprio lavoro, nessuna pausa era stata concessa, e molti hanno raccontato che stavano lavorando per 27 giorni di fila.
Insomma delle condizioni esagerate, che ormai non dovrebbero più essere presenti nel 3° millennio, purtroppo più di 2.000 lavoratori hanno presentato danni alla propria salute e una richiesta di rimozione, i principali problemi sono dolori alla schiena, borsiti e tendiniti. Samsung ora è stata indagata e costretta a risarcire i suoi dipendenti per un totale di 110 milioni di dollari, e ha garantito che questi avvenimenti non sono normali nella propria azienda e che lavorerà insieme alle autorità per fornire una maggiore conformità del lavoro ai propri dipendenti.