Come vi sottolineiamo ogni volta che ne parliamo, il settore IoT rappresenterà la divisione tecnologica con il maggior tasso di crescita nel corso dei prossimi anni, superiore addirittura a quello degli smartphone nei primi momenti. Per questa ragione, i produttori stanno affilando le armi per prepararsi al meglio nella sfida che li vedrà impegnati. Parlando di Samsung, azienda che di solito è sempre in testa quando si tratta di innovazioni tecnologiche, stando al numero di brevetti depositati nel 2016 inerenti proprio all’IoT, è decisamente indietro rispetto alla concorrenza.
Come potete vedere da questa tabella, in testa troviamo Qualcomm con 724 brevetti depositati ed Intel con 688 brevetti. Samsung la ritroviamo solamente al nono posto con 155 brevetti depositati.
In realtà, il deposito di un numero elevato di brevetti non è strettamente legato al numero di prodotti che riuscirà a “sfornare” un produttore. E’ praticamente da sempre infatti che molti dei brevetti depositati vengono concessi in affitto dietro pagamento di royalties a coloro che hanno intenzione di usufruirne. Un esempio banale lo abbiamo con Microsoft che guadagna denaro per la realizzazione di ogni smartphone Android, in quanto possessore di un brevetto fondamentale.
Chiudendo con Qualcomm, abbiamo scoperto che nonostante il settore IoT sia ancora agli albori, è riuscita a fatturare circa 1 miliardo di dollari dalla vendita di chip per il settore IoT.