Navigare in internet da un paese straniero è spesso molto frustrante, in quanto il costo per ogni KB scaricato o inviato è molto elevato. Molti utenti guardavano con fiducia la recente proposta dell’UE di ridurre pian piano i costi del roaming fino ad azzerarli proprio. Purtroppo sembra che questo azzeramento non arriverà prima del 2018 (le speranze erano riposte verso la fine del 2015).
Le motivazioni date dal presidente Berec Fatima Barret sono molto chiare e semplice, anche se potrebbero essere interpretate in maniera diversa dal loro significato proprio:
Lo scambio di traffico tra i Paesi non è bilanciato, i costi per gli operatori ci sono e alla fine qualcuno deve pagarli. Quindi, il roaming non può sparire dall’oggi al domani in Europa, altrimenti si corre il rischio che a pagare per quella minoranza che viaggia e si attacca a Internet sia chi resta a casa.
In parole povere, con un termine repentino del roaming internazionale, gli operatoti si sarebbero potuti rifare degli introiti persi aumentando le tariffe nei propri paesi di operazione.
Nonostante sia una prospettiva verosimile che sarebbe stata possibile, avreste preferito che il roaming cessasse immediatamente con questa possibilità di aumento dei costi in Italia oppure che i costi del roaming finiscano in maniera più graduata?