Nonostante Apple sia maggiormente interessata ala realtà aumentata per i suoi iPhone del futuro, è chiaro che non può fare a mano di sviluppare tecnologie che abbraccino anche altri settori divenuti importantissimi nel corso degli ultimi anni. Uno di questi è il settore dei “network neurali“, collegato e a stretto contatto con il settore dell’intelligenza artificiale.
Stando a una nuova indiscrezione, Apple starebbe già sviluppando degli speciali co-processori (nuovi modelli oltre al già presente M-x di movimento) da affiancare alla CPU principale che si occuperebbero di gestire dei sistemi neurali direttamente a bordo degli iPhone.
Attualmente questo genere di operazioni viene effettuata sul cloud sfruttando potenti server aziendali. Tuttavia, Apple potrebbe implementare qualcosa del genere già a partire dai prossimi anni.
I sistemi neurali gestiti in locale potrebbero migliorare anche l’autonomia
Pur potendo sembrare un controsenso, l’utilizzo di una CPU supplementare per gestire in maniera locale questo genere di sistemi neurali e intelligenze artificiali potrebbe permettere anche di migliorare l’autonomia generale, dal momento che l’utilizzo delle risorse verrebbe personalizzato in base alle nostre esigenze specifiche.
Insomma, Apple sarebbe intenzionata a sfidare Google in un nuovo territorio dove il colosso di Mountain View ha già dimostrato, sia con i fatti che con gli annunci dello scorso Google I/O 2017, di essere la principale rappresentate del settore.
Se effettivamente quest’indiscrezione dovesse essere veritiera, ci aspettiamo che Apple ne faccia almeno menzione durante la WWDC 2017, conferenza teoricamente dedicata agli sviluppatori di iOS, macOS, watchOS e tvOS ma che in realtà si trasformerà anche in un palcoscenico per il lancio dello speaker stand alone mosso da Siri. Ricordiamo che essa prenderà il via il 5 Giugno prossimo.