Il problema dell’autonomia degli smartphone accompagna da sempre i produttori. Nonostante si stiano facendo moltissimo sforzi riguardo ai consumi dei vari componenti, sono molti gli smartphone che faticano ad arrivare al secondo giorno di utilizzo. Ma forse il problema è stato da sempre preso dal verso sbagliato. Forse non è necessario realizzare delle batterie super capienti in grado di garantire un’autonomia superiore o meglio, non lo sarà se il brevetto depositato recentemente da Nokia sarà impiegato concretamente.
Le informazioni che abbiamo non sono molte ma comunque bastano a capire che si tratta di un progetto rivoluzionario. Si sente molto parlare del grafene in questi tempi ed anche questo brevetto di Nokia ne prevede l’uso. Per spiegare in parole povere cosa prevede questo brevetto, potremmo definire queste batterie auto-ricaricanti. Avete letto bene, auto-ricaricanti.
Attraverso una serie di reazioni chimiche continue, il livello di carica non scenderebbe mai a zero. Ma come ci spiegano gli insegnanti alla prima lezione di fisica, niente si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma. E’ per questa semplice regola che le batterie del progetto necessitano di un elemento esterno per poter continuare il loro ciclo di ricarica automatica.
Uno dei più gettonati è l’umidità. Sembra infatti che in condizioni di umidità al 30%, la batteria sarà in grado di generare energia elettrica con un voltaggio di 1V.
Per maggiori informazioni sul brevetto, vi invitiamo a visitare la pagina ufficiale.