Durante la conferenza sui guadagni trimestrali, Mark Liu, il co-amministratore delegato di TSMC, uno dei colossi del mercato dei semiconduttori (a cui si appoggiano delle aziende fabless come Qualcomm per la produzione dei chip), ha parlato anche di Apple, affermando come essa sia stata la principale causa della rapida migrazione ai SoC con architetture a 64 bit.
Tanti esperti del settore lo affermavano da tempo, e Liu ribadisce senza mezzi termini:
“Se si osserva il segmento dei dispositivi mobile, negli ultimi sei mesi notiamo la conversione ai 64 bit, iniziata dopo l’annuncio di Apple”
Infatti, dopo l’ annuncio da parte di ARM (il colosso di riferimento per i design delle CPU utilizzate nei SoC dei nostri dispositivi mobili) di Cortex A53 e Cortex A57, primi design ad implementare il set istruzioni ARM v8, appunto a 64 bit, Apple è stata la prima ad utilizzare un SoC a 64 bit (in questo caso con CPU dual core basata su un design ARM v8 custom denominato Cyclone) su smartphone e tablet: parliamo di A7, usato da iPhone 5S, iPad Mini Retina ed iPad Air.
Subito dopo l’ introduzione dell’ A7, sono arrivate anche critiche da parte di una figura importante di casa Qualcomm, Anand Chandrasekher, che lo giudicò come una semplice mossa di marketing: questa dichiarazione fu poi ritirata, ed un altro dipendente, stavolta anonimo, dichiarò:
“Il chip di Apple a 64 bit è stato come un pugno nello stomaco. Non solo noi ma tutti nel settore, siamo rimasti a bocca aperta, storditi e impreparati.”
Di fatto, anche i nuovi top gamma come HTC One M8 e Samsung Galaxy S5 sono ancora basati su SoC a 32 bit come Snapdragon 801 ed Exynos 5 Octa 5422, con nuovi SoC sempre a 32 bit come Snapdragon 805 ancora in attesa di un utilizzo.
A poco a poco, tutte le maggiori aziende del settore stanno sviluppando SoC a 64 bit: la stessa Qualcomm ne ha già presentato una nutrita schiera, tra cui Snapdragon 610 (quad core Cortex A53 con GPU Adreno 405), Snapdragon 615 (octa core Cortex A53 con GPU Adreno 405), Snapdragon 808 (esa core big.LITTLE GTS composto da dual core Cortex A57 + quad core Cortex A53 con GPU Adreno 418) e Snapdragon 810 (octa core big.LITTLE GTS composto da quad core Cortex A57 + quad core Cortex A53 con GPU Adreno 430).
Anche NVIDIA ha giocato la sua carta, presentando Tegra K1 nella variante a 64 bit (dual core Denver, il quale è un altro design ARM v8 custom, con GPU GeForce ULP 192 core basata su architettura Kepler), ed anche Samsung sta lavorando ad un SoC Exynos a 64 bit. Perfino MediaTek, azienda molto nota nel mercato dei cinafonini, ha presentato la propria soluzione a 64 bit, denominata MT6732 (quad core Cortex A53 con GPU Mali T760). Tali soluzioni saranno disponibili presumibilmente solo verso la fine del 2014 e l’ inizio del 2015.
A causa di ciò, Liu ha affermato che la domanda di chip a 20-28 nm nella seconda metà del 2014 e nel 2015 sarà piuttosto alta, senza fare menzione degli specifici clienti. TSMC ha già avviato la produzione di chip a 20 nm dall’ inizio di quest’ anno, al fine di non trovarsi impreparata al crescere della richiesta di chip prodotti con tale processo, e pare che stia già pensando ai 16 nm. Tale passaggio è stato definito come “il cambiamento più veloce nella storia di TSMC”.
TSMC dovrebbe anche prendere il posto di Samsung nella produzione dei SoC di Apple, passaggio che potrebbe avvenire col prossimo SoC, denominato A8. Gli analisti non hanno tardato a interpretare tale avvenimento nelle parole di Mark Liu, che infatti ha dichiarato:
“Questa è una delle più grandi mobilitazioni della storia dei semiconduttori. In un anno abbiamo messo in campo un team di 4.600 ingegneri e 2.000 operai in due fabbriche”
Nessuna conferma o smentita: ad oggi Samsung è ancora il fornitore esclusivo di SoC per Apple, ma tali parole lasciano comunque spazio a tale possibilità.