Se nel mercato dei dispositivi Android la svalutazione è la norma (ed in particolar modo lo è per le produzioni Samsung), questo sembra non essere un problema destinato a riguardare Apple. Il controllo della distribuzione a cui Cupertino tiene in particolar modo, non a caso, consente di mantenere sempre piuttosto alto il valore commerciale degli iPhone anche quando questi sono sul mercato già da diversi mesi.
Una prova concreta di questa consuetudine arriva proprio dai recenti iPhone 6 e iPhone 6 Plus, che nel mercato statunitense hanno mantenuto intatto il 72% del valore iniziale e tutto ciò nonostante dalla data della loro messa in lancio siano ormai trascorsi nove mesi! iPhone 5S e iPhone 5C, invece, tengono altrettanto duro essendo tutt’oggi quotati al 65% e al 53% del loro valore iniziale.
Praticamente identiche le condizioni rilevate in Cina: nel mercato orientale gli iPhone 6 tengono ancora ben saldo il 73% del loro valore originario, mentre invece gli iPhone 5 registrano una svalutazione uguale a quella già vista nel caso statunitense. Lo stesso Gene Munster, autorevole analista di settore, ha ammesso che questi sono dati davvero incoraggianti soprattutto perchè una lenta svalutazione dei prezzi, vuoi o non vuoi, è per lo più dovuta al fatto che di richiesta di iPhone ce n’è ancora molta (e tutto ciò, nonostante l’inossidabile concorrenza).