Il 31 Ottobre è iniziata l’ennesima sfida in tribunale per Google, che dovrà fronteggiare il consorzio “Rockstar” il quale lo accusa di aver violato i brevetti acquisiti nel 2011 da Nortel.
Di questo consorzio denominato Rockstar fanno parte Apple, Microsoft, RIM, Sony, EMC e Ericsson i quali nel lontano 2011 hanno messo insieme la cifra di 4.5 miliardi di dollari per acquisire i brevetti più importanti della defunta società canadese Nortel. In quella occasione, Big G perse l’asta per “soli” 100 milioni di dollari, rimanendo così completamente fuori dai giochi.
Ora il Rockstar ha deciso di iniziare un’azione legale, depositata 5 giorni fa presso la corte costituzionale dell’East Texas, chiedendo a Google un risarcimento. Tra i produttori accusati, spiccano anche i nomi di HTC, Samsung e LG, tutti smartphone (al tempo) Android based che non sono entrati a far parte dell’operazione d’acquisto. Dunque anche loro dovranno rispondere delle accuse formulate da Apple e soci, riguardo la violazione di questi brevetti Nortel, ormai di proprietà esclusiva.
La causa andrà avanti nei prossimi mesi, a meno che, Google non riesca a trovare un accordo con il consorzio Rockstar per lo sfruttamento dei brevetti per le future produzioni. Difficilmente però, verrà lasciata correre quella che si presume sia stata una violazione dal 2011 ad oggi, essendoci in ballo diversi milioni di dollari.