“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma di attesa”. Questo diceva il poeta Kahil Gibran.La ricerca del piacere estetico in tutto quello che ci circonda è stata una prerogativa degli uomini da sempre. Il fatto che continuamente ci si affanni nella ricerca del bello, che sia in un quadro o in monumento di una città antica, ormai è noto e la storia ce lo insegna, ma trovare un senso del piacere in un oggetto compatto e quotidiano come un telefono, allora tutto ciò un po’ stupisce e merita attenzione. Si perché è passato ormai del tempo da quando la Motorola mise in commercio il suo primo telefono, così ingombrante da essere portato come se si avesse in mano una 24 ore, a discapito della bellezza, mentre ora è possibile avere moltissime funzioni in uno smartphone che stia perfettamente nel palmo della mano, dalla grande qualità realizzativa.
Ed ecco allora che le case produttrici di dispositivi mobili cercano da tempo di raggiungere un obbiettivo molto complesso, la realizzazione di un oggetto che sia il connubio di arte e tecnologia, per una questione che sembra essere diventata di natura filosofica. Ed è necessario nominare la Sony, HTC e Nokia, le uniche che con i loro prodotti sul piano estetico possono insidiare il primato occupato dalla casa di Cupertino con il suo IPhone.
Dalla mente degli ingegneri Sony e dalla lavorazione del vetro minerale è nato il Sony Xperia Z, resistente alla polvere e all’acqua, dalla maniacale cura realizzativa, come per esempio il grande tasto dell’accensione posto lateralmente. Ma la bellezza non si ferma di certo alla scelta dei materiali e alla loro lavorazione. Grande cura è stata data anche alla personalizzazione di Android all’interno del dispositivo, che nei terminali Sony prende il nome di Timescape, la UI proprietaria, che integra la bella interfaccia grafica del player musicale Walkman e del player video.
Semplicità d’uso e cura estetica dei particolari sono le caratteristiche fondamentali dell’interfaccia proprietaria di HTC, HTC Sense, integrata nel nuovo HTC One, che ha come prerogativa la semplificazione del complesso mondo di Android con una gestione di tutti i contenuti in modo semplice e ordinato, a cui non manca gusto estetico, osservabile nell’agglomeratore di contenuti Blinkfeed e nella personalizzazione delle icone delle varie app. Il tutto è racchiuso da una scocca monoblocco in alluminio dalla importante cura realizzativa, in cui sono incastonati elementi in plastica secondo un processo che in casa madre chiamano “zero gap“, che dona eleganza e funzionalità, aspetti che lo decretano il top smartphone per il mondo Android.
“Meglio tardi che mai” sembrerebbe essere il detto ideale da accreditare a Nokia, che dopo aver mandato sul mercato il Nokia Lumia 920, dalle straordinarie qualità fotografiche ma troppo ingombrante a causa dell’utilizzo del policarbonato, ha lanciato il suo nuovo Nokia Lumia 925, dal design più accattivante e dalla scocca in alluminio. La forma squadrata sembra essere un motivo estetico voluto, in modo da ricalcare la forma geometrica delle Live Tiles, il cuore del sistema operativo Windows Phone, con cui Nokia è strettamente legata almeno fino al 2016, come a voler sottolineare che nulla è lasciato al caso. L’interesse della casa finlandese è la fotografia, come si evince dalla qualità delle lenti della fotocamera, targate Carl Zeiss, e dalle app esclusive Lumia come Smart Cam, che permettono di trasformare le immagini con effetti unici.
Ci si accorge ben presto come però accanto alla meraviglia suscitata dalla vista di questi oggetti scolpiti nel metallo trovi spazio pian piano la ragione e una triste realtà; il prezzo. Su questo bisogna ancora lavorare parecchio.