HP ha annunciato l’intenzione di cessare la produzione dei dispositivi WebOS, in particolar modo degli smartphone e dei tablet TouchPad. La notizia “shock” viene da HP stessa che sembra essere di colpo tornata su suoi passi dopo le dichiarazioni che andavano in direzione completamente opposta risalenti a poche settimane fa.
Difficile non collegare la notizia delle scorse ore con alcune recenti dichiarazioni di HP sui progetti relativi al TouchPad e a WebOS. Ne citiamo solo un paio:
“Il TouchPad sarà il migliore dei migliori” Eric Cabor HP (vedi QUi)
“Lo sviluppo di WebOS è una maratona non uno sprint” Jon Rubinstein (ved QUI)
Stando alla recenti dichiarazioni di HP sembra che alla fine della maratona a cui faceva riferimento Rubinstein non arriveranno nè gli smartphone WebOS, nè il TouchPad che deve, evidentemente, riunciare ad essere “migliore dei migliori” potendo aspirare a raggiungere un altro primato, molto meno ambito, quello che lo porta ad essere il dispositivo mobile meno longevo del mercato classificandosi subito dietro agli smartphone KIN di Microsoft.
La vita dell’HP TouchPad, infatti, è durata appena 49 giorni (solo un giorno in più del KIN) ed alla luce dei recenti accadimenti è un bene per l’utenza italiana che nel nostro paese non sia mai arrivato (facile prevedere le reazioni degli utenti che ul TouchPad hanno deciso di investire concedendo fiducia ad HP). I 49 giorni di vita del TouchPad non sono stati facili e sono trascorsi tra recensioni poco clementi e tagli di prezzo intervenuti sin da subito per rilanciare le vendite del prodotto.
Analogo destino toccherà agli smartphone WebOS a partire dal Palm Pre 3 che proprio in questi giorni stava iniziando a fare la sua timida apparizione in alcuni mercati europei.
Le ragioni del cambio di rotta della politica di HP in materia di dispositivi WebOS deve essere ricercata nel quadro di una ristrutturazione più ampia del core business del colosso statunitense che sembra intenzionato a spostare il centro di interesse delle sue attività commerciali dalla produzione e fornitura dell’hardware a quello dei servizi concentrandosi sull’utenza business piuttosto che su quella consumer. Gli investimenti necessari per lanciare gli smartphone e i tablet WebOS evidentemente sono stati ritenuti non proporzionati ai ricavi e quindi tagliati dal bilancio di HP oltre che ad essere non in linea con la nuova politica commerciale che potrebbe portare a vendere anche la divisione Personal Computer.
Lecito chiedersi quale sarà il destino di WebOS inteso nel senso di sistema operativo piuttosto che di dispositivi mobili che lo utilizzeranno. I vertici di HP al riguardo affermano che l’azienda non sta abbandonando del tutto la piattaforma WebOS anche se la produzione dei dispositivi mobili è destinata a cessare. Il senso di questa apparente contraddizione è da ricercare in alcune precedenti indiscrezioni in base alle quali HP potrebbe concedere in licenza l’utilizzo della piattaforma WebOS ad altri produttori. Al momento in ogni caso non c’è nulla di certo a riguardo e l’unica certezza, per ora, è che gli smartphone ed i tablet WebOS non raggiungeranno più il nostro mercato, non con il brand HP almeno nè nell’immediato.
Fonte: TechCrunch, Pocket-Lint