I nostri smartphone sono sempre più “affamati” di dati mobili e se i piani tariffari 3G/4G rimangono sempre abbastanza limitati con una media di 2 GB al mese (o per meglio dire 4 settimane da 28 giorni), l’unica soluzione è quello di lavorare sui consumi di dati per diminuirli il più possibile, ma a quanto pare non la pensano tutti così.
A favore di questa soluzione troviamo in prima linea, ad esempio, Netflix che è forse uno dei servizi che ha più esigenza di fare questo tipo di operazione perché rendere possibile lo streaming in mobilità le permetterebbe di incentivare enormemente utenti ad attivare abbonamenti mensili.
A Facebook, invece, diminuire il consumo di banda della riproduzione video è qualcosa che semplicemente non interessa (o forse non hanno voglia di riprogettare per l’ennesima volta un’app che continua ad essere estremamente pesante) e le motivazioni sono essenzialmente due: la prima è la mancanza di richieste da parte di utenti e la seconda è che in ogni caso, con consumi elevati o meno, non ci sarebbero perdite di utenza per questa problematica, se così possiamo chiamarla.
Fondamentalmente siamo pienamente d’accordo con la seconda motivazione: Facebook è un social network che dispone di centinaia di milioni di iscritti che non si cancellerebbero mai dal servizio, anche con l’applicazione per Android a dir poco indecente, e anche con un consumo dati elevato!