Molto spesso ci troviamo di fronte ad un prodotto e non ci chiediamo come è stato costruito o che cosa rende possibile il suo utilizzo. Uno degli esempio che più ci azzeccano con questa situazione riguarda le batterie. La maggior parte delle batterie è realizzata agli ioni di litio: ma che cosa significa? E soprattutto, come fanno ad immagazzinare elettricità per poi rilasciarla al momento opportuno?
Attraverso una serie di fotografie fatte ad altissima precisione da parte dei ricercatori del Department of Energy’s Joint Center for Energy Storage Research, abbiamo la possibilità di osservare sia il processo di carica e sia il processo di rilascio dell’elettricità (sotto forma di ioni di litio).
Una cosa del genere non era mai stata fatta, per ovvi problemi organizzativi. Come potete vedere, la serie di immagini allineate mostra dapprima un elettrodo in cui non sono presenti ioni di litio (batteria scarica) e successivamente, man mano che ci avviciniamo verso la metà della seconda fila, gli ioni di litio che si attaccano all’elettrodo (batteria in fase di ricarica). Ciò che avviene dopo è il processo di rilascio dell’elettricità.
Una cosa che i ricercatori vogliono sottolineare è che ad ogni processo del genere, una minima quantità di ioni di litio rimane vicina all’elettrodo, provocando la costante diminuzione della capacità della batteria.
Portando questo concetto nel mondo degli smartphone, è assolutamente un pregio non da poco possedere degli smartphone in grado di farci accedere al vano batteria e sostituirla, come per esempio il Samsung Galaxy S5 oppure LG G3.