I chip realizzati col grafene sono in teoria molto più potenti e molto più efficienti di quelli realizzati col silicio, ma per il momento la loro produzione stenta a decollare per via dei numerosi problemi durante la fase di produzione.
Infatti nella realizzazione di tali chip, molto spesso viene danneggiata proprio la parte in grafene, rendendo la loro velocità ed efficienza superiore praticamente nulla. Tale danneggiamento però sembra non avvenire con il prototipo di IBM, che è riuscita ad inserire lo strato dei transistor di grafene solo dopo la realizzazione di tutte le altre componenti, riuscendo così a mantenerlo intatto. I risultati ottenuti dai primi test sono estremamente incoraggianti. Il nuovo chip in grafene è risultato essere circa 10.000 volte più potente dei tradizionali chip in silicio, anche se per il momento il test consisteva nell’inviare un SMS.
Nonostante il test possa non sembrare molto proibitivo, la speranza che nutrono molti ricercatori assieme ad IBM è quella di poter integrare in futuro questi chip all’interno dei dispositivi mobile, permettendo così connettività di rete estremamente veloci con un consumo energetico irrisorio. Se in futuro avrete degli smartphone o dei tablet con chip in grafene, sapete chi dovete ringraziare.