Cook, cosa faremo domani?
Quello che facciamo sempre Jony, brevettare il mondo!
Probabilmente a Cupertino le discussioni sono molto simili a questa, tratta dal celebre cartoon.
Il brevetto di oggi tratta un sistema che consente di misurare la pressione applicata da un utente verso un dispositivo che potrebbe avere un praticamente infinito numero di applicazione in tutte le funzioni.
E’ stato chiamato ufficialmente “Sensing capacitance changes of a housing of an electronic device”
Nel brevetto è spiegato che i sensori touch vengono inseriti all’interno dell’alloggiamento o collocati direttamente sotto la superficie e, noltre, il sistema prevede anche delle modalità per evitare pressioni involontarie che potrebbero attivare il dispositio quando viene tenuto in tasca. L’esempio vero e proprio presentato insieme al brevetto è relativo alla custodia: Apple parla proprio di un sistema in grado di sfruttare un case per iPhone o iPad come sistema di input. Ad esempio, quando un utente ha già toccato lo schermo touch di un dispositivo, a quel punto lo stesso dispositivo non è in grado di ricevere altri input fin quando l’utente non rilascia il dito dallo schermo. Ancora, in altri casi può capitare che il sudore sulla dita o altri elementi possano compromettere l’accuratezza del touchscreen: in tutti questi frangenti, si rivelerebbe utile sfruttare un case o un altro alloggiamento per migliorare l’esperienza utente e rendere più dinamico l’utilizzo della tecnologia touch.