Il futuro orologio intelligente dell’azienda di Cupertino, l’iWatch, qualora sia questo il nome ufficiale del dispositivo, considerando il contenzioso nato con Swatch non ne siamo più così sicuri, sarà probabilmente orientato alla biometria.
Questa non è certamente una novità e, infatti, già dall’anno scorso, grazie alle innumerevoli indiscrezioni a riguardo, siamo a conoscenza del fatto che Apple assumendo personale esperto nel campo della biotecnologia e dell’ingegneria medicale, tutto questo per la realizzazione del suo iWatch.
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Apple iWatch: sarà pronto per passare l’esame della FAD?
A confermare quanto detto ci troviamo diversi profili Linkedin, il famoso social network dedicato all’ambito professionale, in quel di Cupertino, con circa una decina di medici ed esperti entrati a far parte dell’azienda californiana.
Secondo alcune alcune informazioni riportati da Reuters, Apple con l’iWatch avrebbe intenzione di produrre un wearable device con specifiche capacità di misurazione biometriche e assunzioni servirebbero al produttore per accertarsi che le tecnologie impiegate nel dispositivo siano perfettamente idonee.
In particolare sarebbero quattro le aziende entrate in partnership con Apple e, tra queste, troviamo Vital Connect, Masimo Corp, Sano Intelligence e O2 MedTech, la prima è specializzata nella rilevazione del battito cardiaco e della temperatura corporea, la seconda leader nel settore dell’analisi digitale e dell’ossigenazione sanguigna, mentre le ultime due impiegate da diverso tempo nella produzione di sensori biometrici.
Stando alle informazione trapelate dai profili di Linkedin, negli ultimi mesi ben 5 ingegneri di queste società si sarebbero già trasferiti nei laboratori di Apple, ma non è tutto e, infatti, le assunzioni coinvolgono anche a altre società quali la Senseonics Inc, specializzata nell’analisi dei livelli di glucosio, la startup di ricerca StartXMed, la Cercacor e molte altre ancora, con un totale di circa una trentina di persone impegnate al lavoro sull’iWatch.
Il perché di tutto questo, molto probabilmente, è da ricercare nel fatto che per produrre un dispositivo con caratteristiche di rilevazione biometriche che hanno quindi un impatto sulla salute delle persone è necessaria l’approvazione Food and Drug Administration e i vertici del marchio con la mela morsicata, ovviamente, non vogliono trovarsi impreparati a questo per scarsa qualità del loro iWatch.