Come abbiamo scritto stamattina, ieri è stato presentato ufficialmente iOS 12, la nuova versione del sistema operativo mobile di Apple che sarà disponibile praticamente su tutti i dispositivi che utilizzano iOS 11 e che porterà delle ottimizzazioni generali più che delle funzionalità innovative, ma nel corso della conferenza WWDC c’è stato spazio anche per una novità interessante che dovrebbe evolversi nel prossimo futuro.
Per anni si è parlato di come i produttori in ambito Android abbiano spesso copiato spudoratamente dalle novità presentate da Apple. Questa volta però è la società di Cupertino ad imitare la strategia di Google: così come da qualche anno l’azienda di Mountain View sta portando il Play Store a bordo dei suoi PC Chromebook, pare che anche Apple sia intenzionata a portare le applicazioni di iOS su MacOS.
Ma se nel caso di ChromeOS spesso le applicazioni Android sono al limite dell’usabilità, le applicazioni di iOS sono rinomate per la loro ottimizzazione. E così alla presentazione di iOS 12 Craig Federighi, SVP, Software Engineering, ha affermato: “ci sono milioni di app iOS là fuori, e alcune di loro sarebbero grandiose sul Mac”.
Ora però non corriamo troppo con l’immaginazione: innanzitutto è doveroso chiarire immediatamente che iOS e Mac rimarranno due sistemi operativi separati ed inoltre questo è un processo che richiederà molto lavoro. Le prime app di iOS disponibili per macOS verranno rilasciate da Apple non prima della fine di quest’anno. E si tratterà di Stocks, News, Home e Voice Memos.
Poi arriverà l’apertura agli sviluppatori che potranno avere accesso a questa nuova funzionalità non prima del 2019 e sono allora potremo vedere cosa comporterà effettivamente il passaggio delle applicazioni da iOS ad App Store.