Non sono ancora noti i dettagli sulle prossime versioni di Android, ma una cosa sembra certa: per migliorare le performance, Android Runtime sostituirà Dalvik, uno dei componenti chiave dell’ OS di casa Google.
A rivelarlo è Dave Burke, il Direttore Tecnico di Android, che in un intervista a Readwrite parla di ART (Android Runtime), introdotto in Android 4.4 KitKat a fianco della Dalvik.
Per chi non sapesse cosa sia la Dalvik, questa è una macchina virtuale all’ interno della quale le applicazioni Android sono lanciate: è un po’ come la Java Virtual Machine, che spesso ritroviamo nel nostro PC ed è necessaria per l’ esecuzione di programmi scritti in Java. Perciò, va da sè che le prestazioni delle applicazioni vanno di pari passo con l’ efficienza della macchina virtuale.
Per ora, non c’ è una vera e propria differenza di prestazioni tra ART e la Dalvik: cosa comprensibile, visto che ART è ancora ai primi passi.
David Burke svela ciò:
“Non voglio fare promesse ma immagino che, per la prossima versione di Android, ART sarà pronto. Potrebbe esserlo. Effettueremo il cambio con la Dalvik quando sarà tutto completato. ART adesso è realmente più veloce e lo stiamo appunto ottimizzando, e nel caso in cui queste ottimizzazioni andassero bene, credo che saremo pronti al cambio già nella prossima occasione. Stiamo lavorando attivamente su ART e lo introdurremo solo quando riterremo che sarà migliore della Dalvik nell’utilizzo di ogni giorno.”
La prossima occasione sarebbe appunto quella della prossima release di Android, che, nel caso sia mantenuta la cadenza usata per quest’ anno e l’ anno scorso (nuova versione in occasione della presentazione dei Nexus 7, nuova versione in occasione della presentazione degli altri terminali Nexus), dovrebbe uscire nell’ estate 2014.
Abbiamo per tempo osservato il nostro runtime e ci siamo chiesti “Come possiamo evolverlo? Come lo evolviamo così fortemente in modo da renderlo il miglior runtime dei prossimi 10 anni?” Avremmo dovuto apportare dei miglioramenti alla Dalvik ed invece abbiamo deciso che era meglio partire veramente da zero. Questo perchè la Dalvik è davvero obsoleta adesso. E’ nata quando è nato Android e non ci abbiamo dedicato molto tempo. L’abbiamo modificata e resa più adattabile ma non ci abbiamo lavorato su per svilupparla.
Burke, soffermandosi sulla nascita vera e propria di ART e sull’ abbandono di Dalvik, svela anche ciò che segue:
“Non abbiamo problemi a realizzare la “seconda versione” di qualcosa. Pensate ad ART come una Dalvik 2.0. E’ ancora un work in progress. Inizialmente non era nostra intenzione renderlo disponibile in questa release di Android quindi avremmo potuto aspettare prima di introdurlo, ma ho premuto fortemente per renderlo disponibile già ora perchè desideravo mostrarlo al più presto. Volevo che le aziende produttrici – soprattutto i produttori di chip che creano differenti architetture – iniziassero a lavorarci per ottimizzarlo. E desideravo che gli sviluppatori delle applicazioni, almeno quelli più curiosi, lo provassero per verificare la presenza di eventuali problemi.”
Perciò, per la data di presentazione della prossima versione di Android, ART dovrebbe essere maturo e pronto per soppiantare Dalvik, ed inoltre è già possibile per i developers il suo studio, al fine di poterlo utilizzare appieno fin da subito.
Ma quali differenze potrebbe apportare l’ introduzione di Android Runtime?
Vi lasciamo a due video di confronto tra la nuova e la vecchia macchina virtuale.